SCIENZE SOCIALI, BUSINESS E INNOVAZIONE



Il mercato del lavoro nei processi di digitalizzazione

Marilene Lorizio, Antonia Rosa Gurrieri
Come si trasformerà il mercato del lavoro nei prossimi anni? La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale producono effetti continui e profondi sul mercato del lavoro, soprattutto a causa di lavoratori non qualificati e che devono riconvertire i propri skills, adattandoli a quanto richiesto dall’offerta di lavoro tecnologico. Tuttavia, la digitalizzazione non comporta necessariamente un taglio dei posti di lavoro, ma sicuramente impone un adeguamento fisiologico dei lavoratori. L’intelligenza artificiale, in particolare, suscita grande interesse per gli effetti prodotti e producibili sul mercato del lavoro.


L’economia italiana nel Global Connectivity Index

Marilene Lorizio, Antonia Rosa Gurrieri
Il Global Connectivity Index colloca l’Italia tra i Paesi con rilevanti prospettive di crescita digitale. Probabilmente questa posizione è anche il risultato di progetti nazionali quali il Piano Industriale 4.0 e la scelta di investire nella tecnologia 5G. Appare perciò quanto mai necessario che, parallelamente all’applicazione delle nuove tecnologie, si proceda anche ad una contestuale applicazione di una nuova e diversa disciplina tesa ad evitare fenomeni prevaricativi e una corretta distribuzione di opportunità, ricchezze e tutele.


Web Surveys tra approcci operativi e metodologici

Paolo Mariani
I sondaggi web e mobile web sono una realtà ormai consolidata e fruita sia in ambito accademico sia in quello aziendale. Sono diffusi in contesti di tipo governativo, negli affari, nell’economia e nelle scienze sociali. Sono applicati da ricercatori in marketing, negli studi demografici, in vari campi di ricerca e anche dagli studenti.


Anticipare il futuro con la Statistica

Anticipare il futuro con la Statistica

Marica Manisera
I Futures studies rivestono, ad oggi, un ruolo di particolare rilievo. L’obiettivo, estremamente importante in questo periodo pandemico, è di anticipare i cambiamenti e prevederne l’evoluzione, attraverso l’elaborazione di scenari ottenuti dalla convergenza di opinioni di esperti. In questo, la statistica può, ma soprattutto deve, assumere un ruolo essenziale.


Occupazione e disoccupazione durante la pandemia

Demetrio Panarello, Giorgio Tassinari

Le conseguenze della pandemia da Covid-19 sul mercato del lavoro italiano sono state assai profonde. Alla riduzione del livello di attività economica registrata nel 2020 ha fatto seguito una forte riduzione consistente sia degli occupati che delle forze di lavoro.
Queste riduzione ha interessato principalmente tre segmenti, in parte sovrapposti, delle forze di lavoro, ovvero le donne, i lavoratori autonomi e gli occupati dipendenti a termine. La crescita del PIL nel primo trimestre del 2021 pare manifestrasi come una jobless recovery, con una forte tendenza a sostituire gli occupati dipendenti permanenti con occupati temporanei.





Il panorama italiano delle misure di benessere

Silvia Facchinetti, Elena Siletti
L’importanza del benessere è ampiamente riconosciuta, la sua misurazione è una questione affrontata da tempo e grandi cambiamenti sono stati apportati negli ultimi decenni. Viene effettuata una descrizione sintetica dei tre principali indici di benessere attualmente utilizzati in Italia illustrandone peculiarità e difetti con l’obiettivo di fornire un’informazione consapevole a responsabili politici, professionisti e ricercatori.


Le criptovalute: rischi, opportunità e prospettive

Paolo Pagnottoni, Arianna Agosto
Il fenomeno delle criptovalute nasce nel 2009 a seguito della pubblicazione dell’articolo Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System di Satoshi Nakamoto, che introduce il concetto di moneta digitale peer-to-peer, uno strumento che permette pagamenti online tra due controparti senza che sia necessario ricorrere ad un intermediario finanziario.




Data retention: alcune indicazioni pratiche

Ramona Cavalli
Tra i requisiti per il trattamento dei dati personali, il Regolamento UE n. 679/2016 prevede l’obbligo di conservazione degli stessi, lasciando ai soggetti, che trattano i dati, il dovere di predisporre corrette procedure per la loro conservazione a seconda del settore di riferimento. L’articolo fornisce opportune indicazioni per l’individuazione di una corretta procedura di conservazione dei dati personali.



Un nuovo approccio alla Big Data analysis

Anna Capoluongo
Il 10 febbraio 2020 è stato pubblicato il rapporto finale dell’indagine conoscitiva sui Big Data[1] condotta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, volto ad approfondire l’incidenza dei Big Data – in un arco temporale di un anno, da novembre 2017 a novembre 2018 – su utenti e aziende utilizzatori di dati e, per naturale conseguenza, anche sui mercati esistenti.


La statistica a servizio dei musei: l’indagine al Parco Archeologico di Brescia

Paola Biggi, Marica Manisera
Mantenere elevata l’affluenza e l’interesse per i musei non è semplice: antichità e modernità devono viaggiare sugli stessi binari per ottenere un continuo processo di miglioramento della qualità dei beni e servizi offerti e della soddisfazione dell’utenza.
Ed è proprio per questo motivo che la Fondazione Brescia Musei e il Comune di Brescia, congiuntamente con il DMS StatLab (Laboratorio di Statistica “Dati Metodi Sistemi”) dell’Università degli Studi di Brescia e l’Unità di Staff Statistica del Comune di Brescia, hanno progettato un’indagine volta alla rilevazione delle diverse dimensioni che definiscono l’esperienza vissuta dai visitatori dei musei cittadini (Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo e Parco Archeologico di Brescia).


Statistica e cultura: l’indagine sui visitatori del Museo Santa Giulia di Brescia

Loredana Scassa, Marica Manisera

I gestori dei siti museali devono prendere coscienza di questo cambiamento e valorizzare al meglio l’esperienza di visita. Conoscere le caratteristiche e le esigenze dei visitatori risulta fondamentale per organizzare la proposta museale in relazione alle aspettative degli utenti e far sì che essa possa essere apprezzata e compresa al meglio.
Il ruolo dei musei è andato progressivamente modificandosi del corso degli ultimi anni e sempre più spesso la visita viene percepita dagli utenti come un’esperienza sociale e come un percorso di tipo esperienziale che dovrebbe coinvolgerli il più possibile, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie disponibili.


La qualità del lavoro dipendente nel settore privato. Una lettura integrata attraverso il registro RACLI

Sara Gigante, Silvia Pacini, Francesca Rossetti, Valentina Talucci
Alcuni aspetti oggettivi della qualità del lavoro che fanno capo alle condizioni di pari opportunità e di equità del lavoro, in particolare rispetto ad alcuni gruppi più vulnerabili della popolazione (donne, giovani e lavoratori nati all’estero), possono essere misurati attraverso il registro statistico sviluppato dall’Istat su Retribuzioni, ore e Costo del Lavoro a livello Individuale e di impresa (RACLI).


Approccio metodologico allo studio intersettoriale dei minori migranti non accompagnati.

Patrizia Rinaldi
Le migrazioni sono sono un fenomeno in evoluzione e in questo contesto si colloca la problematica dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA): ogni bambino che attraversa il confine è allo stesso tempo un minore, un migrante e un rifugiato. A questa triplice natura si aggiunge la difficoltà di armonizzare i dati amministrativi con la scelta delle variabili per lo studio dell’integrazione di questo collettivo di migranti.



Misurare il benessere soggettivo. Indicatori e modelli per la rappresentazione di un concetto multidimensionale.

Paola Conigliaro
La crescente attenzione ai temi della qualità della vita e del benessere ha comportato un sempre più ampio utilizzo di indicatori soggettivi. Il Rapporto Stiglitz (2009) sancisce quanto ormai consolidato in letteratura, ovvero la necessità di analizzare la condizione soggettiva utilizzando indicatori in grado di rilevare sia aspetti di valutazione consapevole sia stati emotivi. Successivamente, è individuata anche una terza prospettiva: l’eudaimonica. Le tre dimensioni sono richiamate anche nelle Linee guida sul benessere soggettivo dell’OECD (2013).


Non Profit e crisi economica

Marilene Lorizio, Antonia Rosa Gurrieri

Dopo la crisi del 2008 il welfare risulta ridimensionato, favorendo un ruolo surrogato del non profit. In questo lavoro si cerca di individuare un diverso ruolo che le ONP potrebbero ricoprire e una diversa modalità di gestione delle stesse che ne confermi la rilevanza strutturale nell’attuale scenario economico.



L’“Holistic Complexity Approach”

Manlio d’Agostino Panebianco
Oggigiorno ci sono molteplici fenomeni sociali, economici, fisici e psicologici – dinamici e complessi – che sono spesso difficilmente spiegabili, i cui comportamenti non sempre possono essere descritti analiticamente e linearmente. Il concetto di “complessità”, nonostante sia riconducibile già ad Aristotele, si è sviluppato solo nella seconda metà del XX secolo, sebbene non abbia una codificazione universalmente riconosciuta e condivisa.


Le Initial Coin Offerings (ICOs): opportunità o rischio?

Paola Cerchiello e Anca Mirela Toma
Lo sviluppo di sistemi del tutto innovativi, decentralizzati e diffusi come la Blockchain ha permesso il fiorire di nuove forme di tecnologie finanziarie comunemente incluse nel termine Fin-Tech. All’interno del mondo Fin-Tech si possono annoverare numerose nuove attività dalle caratteristiche del tutto specifiche e di conseguenza da relative nuove fattispecie di rischio.


Privacy 4.0: tra Big data, IoT e cybersecurity

Jean Louis a Beccara
Il Regolamento (UE) 2016/679 ha avuto il merito di sensibilizzare le coscienze e, per qualcuno, ha addirittura rappresentato una “folgorazione sulla via di Damasco”. Sarebbe interessante esaminare, dal punto di vista sociologico, i motivi di un simile diffuso sentiment: oltre al deterrente prodotto dalle ingenti sanzioni previste (che possono arrivare sino al 4% del fatturato mondiale), penso sia stata la risonanza mediatica di alcuni eventi a orientare i riflettori sul tema dei big data.