Cambiamenti Climatici: una domanda di informazione statistica integrata

Angela Ferruzza, Giovanna Tagliacozzo, Angelica Tudini – Istat

I rischi indotti dai cambiamenti climatici sulla sicurezza della popolazione e delle infrastrutture, sugli equilibri eco-sistemici, sulla disponibilità delle risorse naturali, si impongono all’attenzione dell’agenda politica a livello globale e nazionale rafforzando la richiesta di informazione statistica sui fenomeni sociali, ambientali ed economici connessi a questi temi e sulle loro interrelazioni.

La crescente consapevolezza del ruolo dell’informazione statistica sui cambiamenti climatici e sul verificarsi di eventi estremi e disastri è alla base di alcune importanti iniziative internazionali che riguardano sia il versante dell’offerta dei dati, sia la domanda. Diverse le azioni che si prefigurano per il medio e lungo termine in Istat – attivamente coinvolto in tali progetti internazionali – per dare attuazione alle iniziative in corso.

Dal punto di vista dell’offerta dei dati, indicazioni dettagliate provengono dalle Raccomandazioni definite nell’ambito della United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) da una apposita Task Force[1]. In tale contesto le statistiche connesse ai cambiamenti climatici vengono definite come quei dati ambientali, sociali ed economici che supportano la misurazione delle cause antropiche dei cambiamenti climatici (determinanti ed emissioni), come pure gli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi antropici e naturali, nonché le azioni poste in essere dal sistema socio-economico per ridurre le cause stesse (azioni di mitigazione) o per adattarsi alle conseguenze (azioni di adattamento).Le Raccomandazioni riguardano sia il potenziamento della fornitura di dati statistici connessi ai cambiamenti climatici, sia il miglioramento dell’infrastruttura statistica di supporto alla produzione e alla diffusione dei dati stessi.  Prospetto: Raccomandazioni UNECE per migliorare le statistiche relative ai cambiamenti climatici e potenziare il supporto fornito agli inventari delle emissioni atmosferiche

Raccomandazioni relative alle statistiche sui cambiamenti climatici per gli inventari di gas serra.
1. Gli Istituti Nazionali di Statistica (INS) sono chiamati a migliorare i dati e le statistiche richieste per la produzione degli inventari di gas serra.
2. Gli INS, soprattutto quelli dei Paesi appartenenti all’Annex I della UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), dovrebbero adottare una impostazione propositiva nello stabilire relazioni con le agenzie nazionali responsabili degli inventari di emissione e, idealmente, dovrebbero fare parte delle istituzioni ufficiali nel sistema nazionale degli inventari delle emissioni.
3. La comunità statistica internazionale, comprendente i sistemi statistici nazionali e le organizzazioni statistiche internazionali, dovrebbe assumere un ruolo attivo nel contribuire al sistema degli inventari dei gas serra a livello globale.
Raccomandazioni relative alle statistiche sui cambiamenti climatici diverse dagli inventari
4. Gli INS dovrebbero migliorare il contributo della statistica ufficiale all’analisi dei cambiamenti climatici facilitando tra l’altro l’accesso alle statistiche esistenti.
5. L’utilità delle statistiche ambientali, sociali ed economiche esistenti per l’analisi dei cambiamenti climatici dovrebbe essere migliorata.
6. Gli INS dovrebbero prendere in considerazione lo sviluppo di nuove statistiche sulla base dell’analisi dei fabbisogni informativi fondamentali in materia di cambiamenti climatici dei decisori politici e degli analisti nel loro paese.
Raccomandazioni relative allo sviluppo della infrastruttura statistica
7. I sistemi di classificazione, gli archivi, le definizioni, i quadri statistici di riferimento, i prodotti e i servizi dovrebbero essere riesaminati per assicurare che tengano adeguatamente in considerazione le esigenze derivanti dall’analisi dei cambiamenti climatici.
8. Gli statistici dovrebbero gradualmente sviluppare nuove forme di collaborazione, competenze tecniche e capacità, al fine di adottare nuove metodologie per la produzione di statistiche connesse ai cambiamenti climatici
9. Al fine di supportare la produzione di statistiche connesse ai cambiamenti climatici potrebbero essere necessari cambiamenti organizzativi negli INS, nel sistema statistico nazionale e nel sistema nazionale degli inventari delle emissioni.

A ciascuna delle nove raccomandazioni elencate corrispondono diverse azioni concrete che il sistema statistico nazionale dovrebbe intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi più generali[2] . Tra le azioni delineate nelle Raccomandazioni della CES, quelle per cui in Italia è auspicabile un miglioramento riguardano la produzione di statistiche in tema di biodiversità e di ecosistemi, la realizzazione di una sezione del sito specificamente dedicata al tema dei cambiamenti climatici e il potenziamento delle risorse coinvolte dalle attività che ruotano intorno al tema del clima, non trascurando professionalità con una buona conoscenza degli inventari di emissione, delle scienze naturali, delle metodologie per la georeferenziazione. Meno urgente risulta l’azione su aspetti su cui l’Istat può già vantare un buon livello di attuazione; si tratta in primo luogo della produzione di statistiche di base di elevata qualità da fornire ad Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per la produzione degli inventari nazionali delle emissioni atmosferiche, della instaurazione di una collaborazione proficua con i produttori degli inventari e della produzione di alcune statistiche rilevanti sul fenomeno dei cambiamenti climatici, quali ad esempio i conti delle emissioni atmosferiche e le statistiche sulle imposte ambientali.

Una iniziativa collegata alle Raccomandazioni, ma che si colloca sul versante della domanda di dati sui cambiamenti climatici, è la definizione – ad opera della Task Force UNECE on a set of key Climate Change-related Statistics using SEEA (System of Environmental Economic Accounting) ed attraverso una continua interazione tra produttori e utilizzatori dei dati – di un insieme di 39 indicatori chiave, che coprono i cinque settori delle statistiche connesse ai cambiamenti climatici (determinanti, emissioni, impatti, mitigazione, adattamento). Gli indicatori selezionati saranno calcolati in gran parte attraverso dati derivati da sistemi di contabilità integrata ambientale ed economica coerenti con il SEEA e da altri schemi statistici internazionali (FDES – Framework for the Development of Environment Statistics)[3].

Il coinvolgimento fattivo dell’Istituto, che ha coordinato la Task Force nella fase di definizione, continuerà nella fase di implementazione del core set di indicatori, prevista in via sperimentale a partire dal 2017.

 

[1] Cfr. http://www.unece.org/stats/publications/ces_climatechange.html

[2] Uno strumento applicativo facilita la definizione delle priorità nella applicazione delle varie azioni in relazione alle esigenze e caratteristiche del sistema statistico dei singoli paesi, cfr. http://www.unece.org/stats/climate.html ‘ – A tool for countries to prioritise action to improve climate data

[3] L’ elenco definitivo degli indicatori è disponibile in: http://www.unece.org/fileadmin/DAM/stats/documents/ece/ces/2016/mtg/19-Report_on_climate_indicators_final.pdf

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