La statistica per la cultura: il caso del Museo Santa Giulia di Brescia


Federica Alberti, Chiara Avanzi, Ambra Macis e Marica Manisera
Università degli Studi di Brescia

Questo lavoro è stato finanziato da Fondazione Cariplo, grant n° 2020-4334, progetto Data Science for Brescia – Arts and Cultural Places (DS4BS, https://bodai.unibs.it/ds4bs/).

«[…] Technology alone is not enough, it’s technology married with liberal arts […]» (Steve Jobs, 2011)
Steve Jobs aveva già intuito come la tecnologia possa essere accostata all’arte ed è proprio questa la prospettiva che i musei devono seguire per restare al passo con il progresso tecnologico e soddisfare le esigenze di un consumatore in continua evoluzione.
Infatti, nel corso dell’ultimo secolo, il ruolo del visitatore museale è cambiato radicalmente: è passato da essere un mero spettatore a un vero e proprio attore del mercato museale, caratterizzato da preferenze personali e aspettative. In risposta a tale evoluzione, i musei si sono dedicati all’analisi della domanda e dell’offerta museale con l’intenzione di migliorare, con il supporto di metodi statistici, la visitor experience, prestando particolare attenzione alla visitor satisfaction.

La centralità del visitatore ha portato le autorità museali a rivalutare le proposte del museo e ridefinirle in base alle esigenze dell’utenza.
Alla luce di queste considerazioni, l’Università degli Studi di Brescia, con Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia e con il supporto finanziario di Fondazione Cariplo, ha sviluppato un progetto, dal titolo Data Science for Brescia – Arts and Cultural Places (https://bodai.unibs.it/ds4bs/), che analizza l’esperienza dei visitatori dei principali poli culturali della città.
L’indagine presso il Museo di Santa Giulia è stata condotta nel periodo aprile-luglio 2022, mediante la somministrazione di un questionario digitale a 665 visitatori: 382 femmine e 283 maschi. I bresciani (città e provincia) rappresentano il 28% del totale, mentre la restante parte proviene perlopiù dal resto dell’Italia.
La maggior parte dei soggetti intervistati (69%) ha deciso di visitare il museo per approfondire la conoscenza della città di Brescia, anticipando l’interesse culturale che sta animando la città da inizio anno in occasione dell’evento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
In generale, i visitatori hanno particolarmente apprezzato il percorso museale e le sue esposizioni, ritenendosi molto soddisfatti della visita: il 94% di questi ha assegnato una valutazione complessiva pari ad almeno 8 su 10.
Il personale è risultato essere uno dei punti di forza del museo e così anche la pulizia degli ambienti: entrambi gli aspetti hanno ricevuto giudizi molto positivi; infatti, circa il 90% dei visitatori ha dichiarato di essere molto soddisfatto.
I servizi aggiuntivi offerti sono stati abbastanza apprezzati, ma purtroppo il numero di visitatori che ne ha fatto uso è molto ridotto. Si tratta di servizi come gli ArtGlass, occhialini virtuali che permettono di effettuare una visita degli ambienti più immersiva, o il bookshop, la cui posizione poco strategica ha sfavorito l’accesso degli utenti. Tali elementi sono stati sperimentati rispettivamente dal 19% e dal 14% dei visitatori.
Cosa si potrebbe migliorare?
In primo luogo, i visitatori hanno manifestato il desiderio di poter effettuare il percorso di visita con il supporto di un’audioguida, al tempo non disponibile, o di altri supporti multimediali, come video o QR code con la spiegazione delle esposizioni e degli ambienti.
Inoltre, molti visitatori hanno proposto di introdurre mappe dettagliate dei percorsi del museo e una maggiore segnaletica per facilitare gli spostamenti tra le diverse aree.
Infine, è emerso che i canali comunicativi del Museo di Santa Giulia, come il sito web o i social media, hanno attirato meno visitatori rispetto al passaparola di amici e parenti, il quale si è dimostrato essere la principale fonte informativa, selezionata da 277 utenti.
I risultati descritti fanno riferimento al periodo di somministrazione dei questionari. Diversi miglioramenti sono già stati introdotti da Fondazione Brescia Musei per l’evento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, per il quale l’affluenza di visitatori è stata molto elevata fin dai primi giorni dell’anno.
Il progetto quindi, che nel suo insieme adotta un approccio di Data Science, combinando l’uso di big data e di nuove tecnologie con l’impiego di metodi e modelli statistici, risponde alle esigenze di conoscenza di enti gestori e pubblico interessato alle arti e ai luoghi della cultura di Brescia ponendo le basi per la sperimentazione di nuove modalità di public engagement, l’esplorazione di atteggiamenti e percezioni culturali, lo sviluppo di nuove forme di accessibilità alla cultura, anche con riferimento al turismo culturale.

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