Luglio 2019


I confini allargati della cooperazione italiana

Carlo Borzaga, Manlio Calzaroni, Chiara Carini, Massimo Lori
La normativa italiana consente alle cooperative di aggregarsi sia nella forma di consorzio che mediante il controllo di imprese di capitali. Le statistiche ufficiali colgono tuttavia solo parzialmente i confini allargati del settore cooperativo. Se i consorzi tra cooperative, che assumono solitamente la forma giuridica cooperativa, sono infatti considerati dalle statistiche sulle cooperative, le società controllate, costituite principalmente in forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata, non sono incluse in tale universo.


Un possibile modello di “alternanza scuola-lavoro” nell’ambito della statistica ufficiale: l’esperienza dell’Istat in Toscana

Alessandro Valentini, Silvia Da Valle
Durante l’anno scolastico 2018-2019 l’Istat, per la prima volta, ha offerto un percorso di alternanza scuola-lavoro che si è svolto presso la sede per la Toscana. L’esperienza condotta, al di là dell’utilità specifica, si configura come un possibile modello non solo in ambito Istat, ma anche per gli altri Enti del Sistan che volessero cogliere l’occasione dell’alternanza anche per raggiungere obiettivi informativi della propria Amministrazione.



Povertà alimentare in Italia e in Europa

Elena Grimaccia
È di pochi giorni fa la notizia di una madre di 45 anni e delle sue due figlie morte di fame a Vienna (ANSA, 23 maggio 2019). E risale a pochi mesi fa il richiamo del Special Rapporteur on extreme poverty and human rights alla Gran Bretagna: il numero delle persone che soffrono la fame è in aumento, nonostante le ampie risorse disponibili nel Paese. In generale, la povertà alimentare[1] è in aumento (anche nei paesi ricchi) e ci sono evidenze sul fatto che i suoi effetti sulla qualità della vita della popolazione possono durare molto al lungo, con conseguenze potenzialmente negative per il benessere mentale e sociale oltre che fisico (Baraniuk 2019), anche in assenza di effetti negativi misurabili sullo stato nutrizionale (Coates 2006).


Misurare il benessere soggettivo. Indicatori e modelli per la rappresentazione di un concetto multidimensionale.

Paola Conigliaro
La crescente attenzione ai temi della qualità della vita e del benessere ha comportato un sempre più ampio utilizzo di indicatori soggettivi. Il Rapporto Stiglitz (2009) sancisce quanto ormai consolidato in letteratura, ovvero la necessità di analizzare la condizione soggettiva utilizzando indicatori in grado di rilevare sia aspetti di valutazione consapevole sia stati emotivi. Successivamente, è individuata anche una terza prospettiva: l’eudaimonica. Le tre dimensioni sono richiamate anche nelle Linee guida sul benessere soggettivo dell’OECD (2013).


European National Transfer Accounts: un nuovo database per l’analisi demografica dei comportamenti economici e dei trasferimenti intergenerazionali

Marina Zannella
L’invecchiamento della popolazione è stato definito come uno dei fenomeni più significativi del 21esimo secolo. La rapidità con cui questo cambiamento demografico si sta imponendo sulla popolazione globale e la vasta portata delle sue conseguenze da un punto di vista economico e sociale richiedono progressi nell’informazione statistica, in particolare per lo sviluppo di nuove misure economiche e di dipendenza in grado di fornire informazioni efficaci per le necessarie riforme dei sistemi di welfare. L’European National Transfer Accounts mette a disposizione una fonte di dati innovativa per l’analisi demografica dei comportamenti economici e dei trasferimenti intergenerazionali.


Non Profit e crisi economica

Marilene Lorizio, Antonia Rosa Gurrieri

Dopo la crisi del 2008 il welfare risulta ridimensionato, favorendo un ruolo surrogato del non profit. In questo lavoro si cerca di individuare un diverso ruolo che le ONP potrebbero ricoprire e una diversa modalità di gestione delle stesse che ne confermi la rilevanza strutturale nell’attuale scenario economico.