Statistical Methods and Models for Complex Data: 800 years of research to understand a complex world

Giovanna Capizzi – Chair del Comitato scientifico-organizzatore del convegno

 

Nei giorni 21-23 settembre 2022, il Dipartimento di Scienze Statistiche (DSS) dell’Università di Padova ha avuto il privilegio di partecipare al ricco programma di celebrazioni degli 800 anni dalla fondazione dell’Università di Padova[1], con il convegno internazionale “Statistical Methods and Models for Complex Data: 800  years  of research  to understand a  complex world”[2]; evento conclusivo del Progetto di Eccellenza PE  (2018-2022) del DSS, patrocinato dall’Ateneo di Padova e dalla SIS.

 

La struttura del convegno, dalla progettazione alla realizzazione finale del suo programma scientifico e organizzativo, si è basata su alcuni punti chiave: illustrare nuove metodologie e nuove frontiere nell’analisi di realtà complesse, andando oltre le barriere disciplinari e gli specifici contesti applicativi, spostando completamente l’attenzione verso le unità di analisi, i dati “complessi” (eterogenei, funzionali, gerarchici, da reti, da fonti multiple, ecc.) oramai presenti in contesti molto diversi: dalle scienze dure, all’ingegneria, alla bio-medicina, alla società.

Il convegno non è stato dunque progettato come un momento di bilancio su quanto realizzato in cinque anni di PE, quanto come un nuovo committment su tutto ciò che di nuovo ci proponiamo di approfondire.
Per tradurre realtà sempre più complesse, proprie di ambiti disciplinari diversi, in informazioni fruibili dal mondo scientifico e dalla società, ci sembrava necessario gettare le basi per la costruzione di un linguaggio comune e condiviso tra comunità accademiche multi-disciplinari e allo stesso di elevato profilo scientifico internazionale.

Il convegno più che celebrare il conseguimento dell’eccellenza voleva presentare quest’ultima come una scommessa basata sul confronto continuo con chi presenta nuovi punti di vista, solleva dubbi, stimola nuove curiosità in un processo di continuo e inarrestabile miglioramento.
Con queste premesse, il DSS ha puntato all’organizzazione di un convegno il più possibile inclusivo e rappresentativo delle linee di ricerca sviluppate su tali tematiche, da tutti i docenti e ricercatori e giovani impegnati in attività di alta formazione e ricerca del DSS.

Il programma[3] è stato articolato in tre tipi di sessione: i) plenarie, non tematiche ma trasversali, con relazioni invitate di studiosi[4], appartenenti a diversi ambiti disciplinari (statistica e demografia, matematica, ingegneria, fisica,..),  riconosciuti nella comunità scientifica internazionale come top researcher sulle diverse tematiche di interesse per il DSS, che hanno illustrato le linee di ricerca correnti e di frontiera sull’analisi dei dati complessi.

Ciascuna relazione è stata seguita dall’intervento di due discussant, colleghi del DSS e di altri atenei italiani,  invitati sulla base della loro riconosciuta esperienza di ricerca su metodologie collegabili a quelli esposte dai relatori, per confutare i punti salienti e critici da questi esposti, avanzare quesiti e possibili prospettive alternative di ricerca; ii) una di comunicazioni spontanee  riservata agli strutturati senior del DSS;  iii) una sessione Poster dedicata ai membri junior, dottorandi e assegnisti del DSS.

L’idea di voler fare di questo evento principalmente un momento per lanciare nuove tematiche e sfide di ricerca, dialogando con studiosi di fama internazionale, ha portato ad una particolare enfasi sulla produzione scientifica della componente junior del DSS; componente che durante la sessione Poster ha avuto modo di confrontarsi con tutti i partecipanti e di essere valutata da una giuria composta da membri scelti tra la rosa dei relatori invitati (con un premio ai tre migliori poster).

Per favorire le interazioni tra tutti i partecipanti, il convegno è stato programmato ed organizzato in presenza.[5] La logistica di tutti i lavori del convegno è stata studiata in modo da massimizzare le occasioni di socializzazione, rivelatesi fruttuose per la costruzione di reti di collaborazione tra tutti i partecipanti. I riscontri ricevuti, dai relatori invitati sino ai più giovani partecipanti, sono stati estremamente positivi.

Nel progettare un convegno scientifico internazionale, durante una ricorrenza così importante per l’Ateneo di Padova, è rimasto di grande ispirazione il suo motto Universa Universis Patavina Libertas, un impegno a preservare l’autonomia del pensare, a porre in discussione certezze raggiunte per sostenere, salvaguardare e supportare tutte quelle ricerche funzionali ad un avanzamento del sapere.
Da qui, il progetto di un convegno, interamente proiettato su quanto ci sia ancora da fare in termini di conoscenza, non poteva che essere coerente con otto secoli di tradizione della ricerca che hanno sempre guardato al futuro e quindi “turning 800…. and still learning”[6].

 

[1] https://800anniunipd.it/palinsesto-scientifico/

[2] https://800years.stat.unipd.it/

[3] https://800years.stat.unipd.it/?page_id=15

[4] https://800years.stat.unipd.it/?page_id=13

[5] https://800years.stat.unipd.it/?page_id=1186

[6] https://www.youtube.com/watch?v=H6NGqvsu75I

 

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