Day surgery: analisi bibliometrica del dibattito scientifico in Italia e all’estero

Salvatore Massa – AORN Sant’Anna e San Sebastiano – Caserta

Alberto Maria De Mascellis – Università degli Studi di Napoli Federico II

Agostino Stavolo – Università degli Studi di Napoli Federico II

Marina Marino – Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Dalla sua implementazione, la day surgery ha visto numerose linee di evoluzione sia per quanto riguarda le tecniche di esecuzione sia per la cura del rapporto medico-paziente, come del resto auspicava e prospettava già la documentazione che in Italia ne ha sancito la regolamentazione a partire da luglio del 2002.
Il dibattito scientifico ha guidato queste linee del progresso medico con obiettivi che in Italia e nel resto del mondo hanno avuto principi ispiratori simili, ma potrebbero aver seguito metodi ed essere stati orientati da professionalità differenti: un’analisi bibliometrica della produzione scientifica si rende quindi necessaria per poter meglio comprendere il fenomeno ed eventualmente fornire un documento utile a individuare nuove prospettive future per questa pratica all’interno del nostro Paese.

 

La day surgery vede il suo riconoscimento in Italia nel 2002 in linea con le pratiche di ottimizzazione volute dal Piano sanitario nazionale 1998-2000 e da disposizioni affini degli anni precedenti in merito all’uso efficiente delle risorse attraverso forme alternative di assistenza del paziente.
Come si evidenzia nello Schema di accordo tra il Ministro della salute e le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano di approvazione delle linee-guida per le attività di day surgery presente su Regioni.it (d’ora in avanti Schema di accordo): “La day surgery costituisce un regime assistenziale alternativo al ricovero ordinario che consente una diversificazione dell’offerta sanitaria per i cittadini e una maggiore appropriatezza nell’utilizzo delle tipologie di assistenza, contribuendo, altresì, al miglioramento complessivo dell’efficienza delle strutture.”

Come indicato dall’accordo, il Servizio Sanitario Nazionale garantisce l’esecuzione programmata di interventi chirurgici o di procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi-invasive che, per complessità di esecuzione, durata, rischi di complicanze e condizioni del paziente, sono eseguibili in sicurezza nell’arco della giornata, senza necessità di una osservazione post-operatoria prolungata e comunque senza osservazione notturna (Fonte: Ministero della Salute).

Gli obiettivi dichiarati, dunque, comprendono non soltanto una gestione diversificata e più articolata, ma anche uno snellimento dei tempi e implicitamente una diminuzione del carico di stress in seno tanto alle professionalità mediche quanto ai pazienti.
I benefici per la salute sono stati prospettati sulla base di linee guida approfondite (e riguardanti quasi tutti i settori della medicina contemporanea) nonché protocolli standardizzati volti all’ottenimento di pratiche volte all’efficienza quanto all’efficacia.

Stanti queste premesse, il dibattito scientifico scaturito a seguito del riconoscimento delle pratiche di day surgery si è evoluto in molteplici direzioni ed è opportuna una mappatura tematica che possa rendere ragione dei topic principali su cui si è osservato questo sviluppo. Queste pratiche non vedono la luce esclusivamente in Italia ma si iscrivono in un più ampio processo di ottimizzazione ospedaliera che ha riguardato il contesto internazionale e con esso possono essere debitamente confrontate.

Al fine di individuare analogie e differenze tra la produzione scientifica internazionale e italiana sono stati estratti, attraverso la query “day surgery”, articoli scientifici e proceedings papers dalla piattaforma Web of Science (WoS). Più specificatamente sono stati presi in esame i documenti pubblicati a partire dal 2002, anno di approvazione dello Schema di Accordo in Italia, fino al 2021.

Considerati i numerosi ambiti di applicazione, il criterio ispiratore per la scelta dei campi tematici da selezionare è da ricercarsi ancora una volta nello Schema di accordo del 2002: tutte le categorie incluse alla voce Elenco orientativo ed esemplificativo degli interventi e procedure chirurgiche effettuabili in day surgery in alternativa al ricovero ordinario sono state considerate attendibili. Una volta selezionati i criteri di classificazione, è stato possibile estrarre 1504 documenti per la produzione scientifica internazionale e 187 per quella italiana.

Fig. 1 – Pubblicazione degli articoli per anni nella produzione internazionale (sinistra) e italiana (destra)

Una prima analisi è stata portata avanti per poter comprendere il quadro generale e i solchi nei quali si muove la riflessione sulla pratica day surgery in Italia e all’estero.
Dall’andamento temporale relativo al dibattito scientifico in ambito internazionale è possibile visualizzare una crescita costante nella produzione a partire dal 2016, mentre in Italia l’interesse per l’argomento risulta maggiormente altalenante, con un picco massimo nel biennio 2013-2014.
Nello specifico il tasso di crescita della produzione accademica internazionale raggiunge complessivamente un valore del 4,1% a differenza del caso italiano che registra un aumento dello 0,8%.

Attraverso la realizzazione di wordcloud è stato possibile identificare le keywords usate dagli autori che hanno pubblicato relativamente al suddetto tema al fine di evidenziare le parole-chiave che assumono un peso più elevato all’interno delle produzioni scientifiche.

Fig. 2 – Wordcloud delle keywords degli autori nella produzione internazionale (sinistra) e italiana (destra)

Il confronto tra le wordcloud rivela differenze nel dibattito scientifico.
Una delle più evidenti riguarda l’interesse per l’età dei pazienti sottoposti a day surgery: nel dibattito internazionale vi sono termini come “children” e “pediatric”, riferiti all’età giovanile dei soggetti in cura, che appaiono in contrasto con “elderly” che si riferisce ad una dimensione prettamente legata alle problematiche delle persone anziane.
Inoltre, la produzione scientifica italiana si concentra sulle varie tipologie di operazioni che avvengono durante le operazioni di day surgery come “emorroidi”, “vene varicose”, “ernia inguinale”; a livello internazionale, invece, emerge l’attenzione per le “complicanze” che possono verificarsi durante gli interventi e per il “management” del corpus ospedaliero, oltre a sottolineare il tema del “dolore” post-operatorio e delle relative strategie per migliorare le condizioni dei pazienti come per “anestesia” e il più generico “cura” (ma anche “attenzione”).

Al fine di individuare al meglio differenze tematiche nell’analisi dei documenti scientifici sulla day surgery, si è utilizzato un approccio bibliometrico.
Attraverso la tecnica della thematic analysis, utilizzata per esplorare la struttura concettuale di un determinato ambito di ricerca, è possibile ottenere rappresentazioni grafiche che riassumono automaticamente gli argomenti principali di un corpus testuale.
Partendo da una matrice di adiacenza, contenente i valori di forza di associazione tra le diverse parole, è possibile effettuare una procedura di community detection in modo da identificare gruppi di parole che rappresentano argomenti diversi.

Gli argomenti così ottenuti possono essere proiettati in un diagramma strategico, ottenendo una mappatura tematica del dominio indagato, secondo due misure note come centralità di Callon e densità di Callon (Aria et al. 2022).
Queste misure esprimono il ruolo di un topic nell’organizzazione della struttura concettuale del dominio. La centralità di Callon può essere letta come la rilevanza dell’argomento nell’intero dominio di ricerca, mentre la densità di Callon può essere letta come una misura dello sviluppo dell’argomento (Callon et al. 1991). Dal grafico è possibile ottenere quattro quadranti dove poter mappare i differenti topic:

  • valori più alti di centralità e densità definiscono i motor themes, ben sviluppati e rilevanti per strutturare il quadro concettuale del dominio;
  • valori più alti di centralità e valori più bassi di densità definiscono i basic themes, significativi per il dominio e trasversali alle sue diverse aree;
  • valori più bassi di centralità e densità definiscono argomenti periferici, ovvero temi in declino o in fase emergente, i quali risultano non pienamente sviluppati o marginalmente interessanti per il dominio;
  • valori più bassi di centralità e valori più alti di densità definiscono argomenti di nicchia, fortemente sviluppati ma ancora marginali nel quadro di riferimento.

Le seguenti figure (Fig.3 e Fig.4) mostrano, rispettivamente, le mappe tematiche della produzione scientifica internazionale ed italiana estraibili dagli abstract selezionati al fine di rendere possibile la comprensione delle differenze che hanno caratterizzato la letteratura sul tema.

Fig. 3 – Thematic Map della produzione scientifica Internazionale

Dalla produzione internazionale emerge come tema motore la soddisfazione del paziente, configurandosi come un elemento fortemente studiato e definito nella letteratura scientifica, evidenziando l’importanza delle procedure chirurgiche ai fini delle operazioni nel campo della day surgery.
Viene risaltata, dunque, una forte attenzione alle condizioni del paziente al fine di migliorarne sempre più la soddisfazione.
Ciò viene esplicitato anche nei temi base, in cui è marcata l’attenzione allo stato di salute successivo all’operazione chirurgica, risaltando come il tema del dolore post-operatorio sia ancora portante all’interno del dibattito.
Tra i temi emergenti, infatti, si parla di eventi avversi che potrebbero verificarsi -riportando una delle tecniche più usate, ovvero la laparoscopia per la rimozione della cistifellea- ma anche il tema della libertà di decidere, sotto consiglio medico, quando pianificare l’operazione.
Infine, nei temi di nicchia viene evidenziato il tema della ricerca e degli esperimenti clinici effettuati al fine di intensificare e migliorare le procedure, dunque l’aspetto sperimentale all’interno del campo medico.

Fig. 4 – Thematic Map della produzione scientifica italiana

La produzione italiana, invece presenta una varietà di temi differenti alla precedente. I temi motori della letteratura sono centrati, anche in questo caso, sulla permanenza nella struttura ospedaliera e sul periodo pre e post-operatorio e la relativa sensazione di ansia e malessere che si vive nel percorso chirurgico.

Inoltre, risulta fortemente evidente il trattamento chirurgico di alcuni interventi come le operazioni all’ernia inguinale.  Nei temi base abbiamo una corrispondenza con la letteratura internazionale, seppure in Italia ci sia un forte interesse nell’utilizzo dell’anestesia locale.
Per quanto riguarda i temi non ancora pienamente sviluppati nel dominio di ricerca, risalta il prendersi cura del paziente e il relativo processo di organizzazione e gestione del degente, oltre che l’emergere di pratiche di esami istologici per le diagnosi di tumore; l’interesse relativo al procedimento chirurgico -e in particolar modo endoscopico- risultano sviluppate nella produzione italiana ma ancora marginali all’interno del dominio.

 


 

Riferimenti bibliografici

Aria, M., & Cuccurullo, C. (2017). bibliometrix: An R-tool for comprehensive science mapping analysis. Journal of Informetrics, 11(4), 959-975.

Aria, M., Cuccurullo, C., D’Aniello, L., Misuraca, M., & Spano, M. (2022). Thematic Analysis as a New Culturomic Tool: The Social Media Coverage on COVID-19 Pandemic in Italy. Sustainability, 14(6), 3643.

Callon, M.; Courtial, J.P.; Laville, F. Co-word analysis as a tool for describing the network of interactions between basic and technological research—The case of polymer chemistry. Scientometrics 1991, 22, 155–205

Shnaider, I., & Chung, F. (2006). Outcomes in day surgery. Current Opinion in Anesthesiology19(6), 622-629.

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