Professionalità statistica: verso un riconoscimento europeo

Luigi Pieri

rappresentante  SIS nell’Accreditation Committe di FENStatS

 

                                       

The data deluge

I recenti sviluppi nelle tecnologie di produzione di dati hanno portato ad una raccolta di routine di una massa enorme di informazioni in tutti i settori. L’uso e l’integrazione degli archivi amministrativi per fini statistici è in costante progresso grazie anche alla economicità e tempestività del processo di raccolta di dati . Big data sono caratterizzati poi dalla complessità, rispetto al passato, dei dati raccolti. Sequenze di immagini, data streams , transazioni web sono la quotidianità per molti ricercatori. Massa ingente di dati e struttura complessa costituiscono nuove sfide per la produzione di informazione. Le tradizionali tecniche statistiche e di data base management appaiono non sempre adeguate .  Nasce così un nuovo modo di affrontare la sfida dei big data: il data science. Termine di non facile identificazione ma che implica sicuramente una interdisciplinarietà di contenuti e nel quale il ruolo della statistica è ampiamente riconosciuto [1].

Il ruolo della figura professionale dello  statistico appare quindi sempre più centrale nel processo di produzione di informazioni affidabili[2]. Quale deve essere allora il profilo di questa figura? In aggiunta alla formazione accademica è  necessaria la maturazione di esperienze lavorative che prevedano l’uso e l’applicazione di tecniche statistiche. L’attività deve essere svolta mostrando forti capacità professionali. Le aziende ( e anche i cittadini ! ) si aspettano che un bravo statistico sappia non solo raccogliere e analizzare dati utilizzando appropriati strumenti e software, ma anche di  avere la capacità di comunicare in modo chiaro ed esaustivo (“tell the story”) i risultati raggiunti anche ad una platea di non statistici[3] .

 

Professionalità e accreditamento

 

Come “certificare” le qualità professionali? Le capacità  della statistico non sono sempre ben percepite dal pubblico. Nasce quindi l’esigenza di un riconoscimento pubblico e condiviso della professionalità statistica  in tutti i contesti lavorativi dove lo strumento statistico contribuisce a produrre conoscenza [4].

Un modo molto diffuso  per raggiungere questo obiettivo consiste nel sottoporre volontariamente il proprio profilo formativo – professionale al giudizio della comunità scientifica di riferimento per avere un  accreditamento delle proprie capacità professionali. Il giudizio della comunità si basa sulla documentazione fornita e investe la preparazione e le capacità del richiedente nel suo complesso e, non ultimo, valuta il suo impegno verso un comportamento etico e un costante e continuo aggiornamento. La procedura deve essere ripetuta periodicamente ( in genere ogni 5 anni) anche per verificare il rispetto dell’impegno preso verso la formazione continua.  L’accreditamento non ha valore legale, ma  tende a “filtrare” i curricula migliori e fornisce, quindi, un ulteriore elemento di valutazione a terzi ( datore di lavoro, contractor).

 

Accreditamento della professionalità statistica: esperienze e prospettive

 

La procedura  è relativamente semplice e rapida e i criteri  sono universalmente condivisi. Un aspetto di primaria importanza dell’accreditamento è la verifica periodica della preparazione e dell’attività svolta del soggetto che lo ha chiesto.  L’aggiornamento delle conoscenze e lo sviluppo delle capacità professionale è quindi un punto cruciale per mantenere l’accreditamento. In tale ottica le associazioni che hanno promosso una procedura di accreditamento investono molto in programmi di aggiornamento e in attività di “mentoring” [5]. C’è dunque la propensione a offrire un servizio full monty ai propri associati. Fra le maggiori associazioni che offrono un programma di accreditamento ricordiamo la Royal Statistical Society in Gran Bretagna e l’American Statistical Association negli Stati Uniti . In Italia dal 2015, la Società Italiana di Statistica ha reso operativo un programma di accreditamento della professionalità statistica. Le linee guida rispecchiano gli standards già adottati e condivisi da altre associazioni estere.  L’ American Statistical Association ha riconosciuto la Società Italiana di Statistica come “accreditation partner”, riservando agli statistici accreditati dalla SIS una procedura semplificata in caso volessero essere accreditati anche  dall’ASA.

Numerose le Iniziative a favore dell’ accreditamento della professionalità statistica[6].

L’ International Statistical Institute ha rilevato l’urgenza di un riconoscimento della professionalità statistica  e ha pubblicato un codice etico per lo svolgimento della pratica statistica. Un articolo del codice riassume le caratteristiche  di un comportamento professionale : ” The value Professionalism implies Responsibility, Competence and Expert Knowledge, and Informed Judgment”. Un ulteriore passo verso un modello di riconoscimento  di più ampio respiro è rappresentato dalla realizzazione  di una procedura di accreditamento a livello europeo per iniziativa della Federation of European National Statistical Societies (FENStatS). La federazione è nata per promuovere la cooperazione e lo scambio di punti di vista tra tutte le associazioni statistiche europee.

In questo ambito è stato formato un Accrediation Committe in cui sono rappresentate tutte le società nazionali interessate, fra le quali la SIS. Il Comitato  porta avanti un progetto di accreditamento a livello europeo sulla base di criteri e programmi  condivisi dalle associazioni che aderiscono all’iniziativa. L’obiettivo dichiarato  è  arrivare ad una forma di accreditamento immediatamente riconosciuta  in tutta Europa.

 

Concludendo…

 

Il lavoro dello statistico deve essere affidato a professionisti preparati. Una pratica statistica accurata e corretta produce informazioni di qualità e aiuta a formare una base conoscitiva adeguata  per i processi decisionali. L’accreditamento crea un valore aggiunto nella pratica statistica. Una comunità di “pari” riconosce con questo mezzo che la persona che ha sottoposto volontariamente il proprio curriculum  al suo giudizio possiede capacità professionali, esperienza  e senso etico nell’esercitare la professione di statistico. Costituisce una testimonianza aggiuntiva delle capacità e doti della persona accreditata. Non mancano certo le difficoltà di attuazione, ma il modello di accreditamento rimane una strada maestra da seguire per il riconoscimento pubblico della professionalità statistica.

 

 

 

 

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[1] Talley J., ASA sponsors DSSA2017. Elevates impact of statisticians in Dta Science, Amstat News 2,2017 pag 8

 

[2] Martini M.C.,2011,Competenze, qualità del lavoro e soddisfazione dei laureati in statistica, in Boccuzzo G. e Martini M.C.( a cura di).Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive,CLEUP

[3] Priestly J.L,2016, Data science:The evolution or Extinction of Statistics?, Amstat News,1,2016,pag.26

http://magazine.amstat.org/wp-content/uploads/2015/12/AMSTAT_janFINAL.pdf

 

[4] Hutchinson K. 2010 Accreditation of Professional Statisticians: Current perspective and Challenges–  Paper PD07 www.phuse.eu

[5] Speed T., 2016, What is mentoring and why is it a Good Thing?, Amstat News, 9,2016, pag. 20

      http://magazine.amstat.org/wp-content/uploads/2016/08/AMSTATNEWS_SEPTEMBER.pdf

 

[6] Bahrain,Kingdom of, 2011 Accreditation of statistical  professionals to improve professional competence in OIC member states. A proposal., First Session of the OIC Statistical Commission, Istanbul.

http://www.sesric.org/imgs/news/image/524-Bahrain_Accredition-of-Statistical%20Professionals.pdf

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