Antonio Felice Uricchio è il nuovo presidente dell’ANVUR

di Corrado Crocetta

 

Il prof. Antonio Felice Uricchio è stato nominato presidente dell’ANVUR. L’insediamento dell’ex rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, avverrà il prossimo 7 gennaio.

Con questa prestigiosa nomina il prof. Uricchio, nato a Bitonto (Bari), nel 1961, ordinario di diritto tributario presso il Dipartimento per lo Studio delle Società Mediterranee, assume un ruolo chiave nel sistema universitario italiano.

Il neo presidente vanta un curriculum di alto livello sia sotto il profilo della ricerca (incentrata su temi di finanza pubblica, diritto tributario, politiche ambientali e profili giuridici dell’innovazione tecnologica); sia come esperienza istituzionale, avendo svolto il ruolo di componente GEV ANVUR per la VQR dell’Area giuridica (2011-2014), di referee ANVUR per la VQR (2015-2018) in diversi Atenei e di consulente per numerosi ministeri ed enti locali.

Il prof. Uricchio è anche componente della Commissione per la redazione del Codice della legislazione scolastica, universitaria, dell’alta formazione artistica musicale e coreutica e della ricerca e della Commissione di studio per la sburocratizzazione dei procedimenti in materia ambientale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale, è direttore dell’Accademia de intercambios juridicos di Buenos Aires, è stato insignito con la laurea Honoris Causa e il titolo di professore onorario dell’Università di Conception de l’Uruguay.

In una recente intervista rilasciata a Statistica & Società il neo presidente aveva illustrato le linee guida per la rilevazione delle opinioni degli studenti, indicando come priorità la semplificazione della rilevazione e l’aggiornamento dei contenuti della stessa.

Con riferimento alle politiche di reclutamento, nella stessa intervista, il prof. Uricchio aveva dichiarato: “forte è l’esigenza di valorizzare i meriti, assumendo come principi fondanti trasparenza e legalità. Tali obiettivi possono essere perseguiti attraverso modelli regolatori ma, soprattutto, modelli comportamentali sorretti dall’etica della responsabilità da parte delle commissioni concorsuali e di chiunque possa essere coinvolto nei processi di selezione”.

Il nuovo presidente dell’ANVUR sarà in prima linea per la prossima valutazione periodica della qualità della ricerca (VQR 2015-19). La recente pubblicazione delle nuove linee guida (pubblicato in data 29/11/2019 il Decreto Ministeriale n.1110) ha destato vivo interesse nella comunità accademica che sa bene quale sia l’impatto che tali attività di valutazione hanno sulle prospettive di sviluppo delle istituzioni accademiche.

Le nuove linee guida prevedono l’ampliamento della gamma dei prodotti della ricerca, la valutazione della qualità del reclutamento (che includerà anche dottorandi e dottori di ricerca) e la valutazione dell’impatto, non solo economico, che le Università hanno sulla società e sul territorio.

La prossima VQR dovrà valutare molti aspetti del sistema universitario nazionale in una ottica multi-sistemica, tesa a evidenziare i punti di forza e di debolezza.

Particolare enfasi sarà dedicata alla valorizzazione sociale dei risultati della ricerca e della terza missione e alla condivisione dei risultati raggiunti con il pubblico più ampio possibile. E’ previsto, infatti, che i prodotti sottomessi per la VQR siano resi disponibili gratuitamente alla comunità accademica, predisponendo, eventualmente, delle forme di embargo temporanee.

La sfida non sarà semplice, ma come molti analisti sostengono, il sistema dell’università e della ricerca nei prossimi anni avrà un ruolo chiave nella crescita dell’economia italiana che dovrà puntare con forza sull’innovazione per rimanere competitiva a livello internazionale.

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