Statistica e cultura: l’indagine sui visitatori del Museo Santa Giulia di Brescia

Loredana Scassa e Marica Manisera

Università degli Studi di Brescia

 

Il ruolo dei musei è andato progressivamente modificandosi del corso degli ultimi anni e sempre più spesso la visita viene percepita dagli utenti come un’esperienza sociale e come un percorso di tipo esperienziale che dovrebbe coinvolgerli il più possibile, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie disponibili.

I gestori dei siti museali devono prendere coscienza di questo cambiamento e valorizzare al meglio l’esperienza di visita. Conoscere le caratteristiche e le esigenze dei visitatori risulta fondamentale per organizzare la proposta museale in relazione alle aspettative degli utenti e far sì che essa possa essere apprezzata e compresa al meglio.

In questo contesto, si è sviluppato l’interesse da parte di Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia a svolgere un’indagine sui visitatori dei musei della città di Brescia curata dal DMS StatLab (Laboratorio di Statistica “Dati Metodi Sistemi”) dell’Università degli Studi di Brescia, con il supporto dell’Unità di Staff Statistica del Comune di Brescia.

Questo articolo si concentra sui principali risultati emersi dall’indagine sui visitatori del Museo di Santa Giulia svolta nei mesi estivi del 2019 e che ha coinvolto 810 visitatori, selezionati secondo un piano di campionamento casuale stratificato.

Ai visitatori è stato somministrato un questionario strutturato in modo da avere un riscontro sull’esperienza vissuta, attraverso l’analisi delle modalità di fruizione e delle fonti informative utilizzate e del livello di soddisfazione sia generale sia specifico relativamente a determinati aspetti della visita.

Da un punto di vista demografico, è stata osservata la maggiore presenza di utenti di sesso femminile, un’età generalmente medio-alta e un livello di istruzione decisamente di alto livello. Inoltre, nonostante l’importante partecipazione di turisti provenienti dall’estero, si osserva anche una buona presenza di bresciani che costituiscono il 37% dei visitatori.

Fra i risultati ritenuti più rilevanti, è emerso il successo dell’iniziativa “Regalo d’Estate” promossa da Fondazione Brescia Musei, che nelle due settimane centrali di agosto offre ai visitatori il biglietto di ingresso gratuitamente. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dai cittadini di Brescia e provincia, che nelle due settimane in oggetto rappresentano più del 60% dell’utenza intervistata.

Un secondo elemento interessante è relativo alle fonti informative. È emerso come il passaparola risulti essere quella più utilizzata: il 33% dei rispondenti afferma infatti di conoscere il museo grazie ad amici e parenti, anche tra gli stranieri. Fra le altre fonti vi sono riviste e giornali quotidiani (9%), sito web del museo (8%) e cartelli stradali (6%), mentre i turisti utilizzano anche guide turistiche e internet (rispettivamente, 7% e 6%). Informazioni di questo tipo risultano essere fondamentali per comprendere attraverso quali canali concentrare l’attività di marketing.

In relazione alle attività proposte, è emerso uno scarso livello di partecipazione, in particolare per quanto riguarda gli Art Glass, ossia occhialini di realtà aumentata che permettono al visitatore di immergersi a 360 gradi in alcune aree del museo, che sono stati noleggiati soltanto dall’11% degli intervistati. Coloro che non li utilizzano affermano per lo più di non esserne a conoscenza (32%), di non avere interesse (21%) o tempo (15%): motivazioni di carattere negativo in quanto denotano una scarsa capacità del museo di comunicare il potenziale dell’attività e incentivarne l’utilizzo.

In ogni caso, il livello di apprezzamento è generalmente elevato, è chiaro quindi come la proposta del Museo di Santa Giulia sia in grado di suscitare all’interno del visitatore sensazioni di tipo positivo che lo portino ad apprezzare l’esperienza vissuta.

Grazie ai risultati di indagini di questo tipo – che si auspica possano essere messe a sistema, e ripetute in periodi prestabiliti, in modo da fornire informazioni complete su uno spettro più ampio di utenza museale – il museo potrà formulare strategie di marketing efficaci per catturare flussi turistici sempre maggiori. A partire dalle informazioni raccolte si potranno inoltre mettere in atto miglioramenti e rinnovamenti dell’offerta museale e inserire nuove proposte nell’ottica di un maggiore coinvolgimento in modo da attrarre sempre più visitatori e indurre i visitatori a ripetere l’esperienza.

 

Interno della Chiesa di Santa Maria in Solario presso il Museo di Santa Giulia

coro delle monache

Si ringraziano i Musei di Brescia per il materiale fotografico.

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